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Le finali di Conference più inedite di sempre
Alzi la mano chi si sarebbe aspettato queste Finali di Conference.
Nessuno, naturalmente, perché ogni tipo di pronostico è stato sovvertito dall'implacabile giudizio del campo. Le squadre favorite alla vigilia - tra tutti i Los Angeles Lakers di LeBron James e i Brooklyn Nets del trio Durant, Harden, Irving - sono state eliminate da team sulla carta meno quotati. La stagione è stata lunga e la offseason breve, tanto più che lo stesso LeBron si è lamentato della grande quantità di infortuni occorsi alle star in questi playoff, puntando il dito proprio sui pochissimi momenti di pausa.
E in effetti gli infortuni hanno giocato un ruolo non indifferente in questa postseason: LeBron James, Anthony Davis, Kyrie Irving e James Harden, solo per fare i nomi più importanti, hanno avuto a che fare con problemi fisici, condizionando inevitabilmente le performance delle loro squadre.
Finali di Conference strane e inedite, dunque, perché le protagoniste saranno franchigie che non raggiungevano questo obiettivo da tempo. Alcune non c'erano mai arrivate. Gli Atlanta Hawks c'erano stati l'ultima volta nel 2015: era la squadra di Jeff Teague, Paul Millsap e Al Horford, per intenderci. I Bucks sono un po' più habitué del palcoscenico, essendoci stati nel 2019, sconfitti dai Toronto Raptors poi campioni NBA.
A Ovest, i Phoenix Suns non arrivavano a una finale di Conference addirittura dal 2010 (sconfitta 4-2 contro i Lakers di Kobe Bryant e Pau Gasol che sarebbero poi arrivati all'anello) e i Los Angeles Clippers son proprio la squadra che non c'era mai stata.
Finali di Conference a Est: Milwaukee Bucks- Atlanta Hawks
Le inopinate eliminazioni di Brooklyn Nets e Philadelphia 76ers hanno proiettato nelle Eastern Conference Finals due squadre che non avevano propriamente i favori della vigilia. Se per Milwaukee si può parlare di un obiettivo raggiunto, seppur dovendo eliminare la squadra seriamente candidata alla vittoria finale, per gli Atlanta Hawks siamo di fronte a un'impresa sportiva. Dopo il quinto posto in regular season, Trae Young, Danilo Gallinari e soci non si aspettavano di arrivare a giocarsi il penultimo atto della stagione contro i terzi classificati.
Sulla carta, i Milwaukee Bucks sembrano nettamente favoriti, ma questi Playoff ci hanno insegnato a non dare nulla per scontato. Ciò nonostante, la forza mentale derivata dall'eliminazione dei Brooklyn Nets potrebbe dare la spinta giusta ad Antetokounmpo, Middleton e gli altri Bucks nel far terminare la favola degli Hawks, che non hanno abbastanza frecce nel loro arco per impensierire la rocciosa difesa della squadra allenata da Budenholzer.
Il nostro pronostico per la serie: Vincente Milwaukee Bucks
Finali di Conference a Ovest: Phoenix Suns - Los Angeles Clippers
Si è già giocata la prima partita tra Suns e Clippers. Phoenix ha ottenuto la vittoria per 120-114. I Clippers continuano a giocare senza Kawhi Leonard e non si hanno ancora indicazioni su quando potrà tornare in campo. Al momento, un suo ritorno per queste Finali di Conference appare improbabile, ma non sono ancora uscite dirimenti in tal senso, forse anche per pre-tattica da parte della squadra di LA.
L'ultimo quarto di gara 1 è stato decisivo e decisivo, come sempre, è stato Devin Booker. Per lui una tripla doppia da 40 punti, 13 rimbalzi e 11 assist a guidare i suoi anche senza Chris Paul, rimasto fuori a causa del protocollo covid. Sia Leonard sia lo stesso CP3 saranno fuori anche da gara 2, perciò i roster che si affronteranno saranno gli stessi di due giorni fa (20 giugno).
Senza Leonard, i Clippers sembrano avere poche speranze di battere dei Phoenix Suns galvanizzati ed estremamente convincenti durante tutto l'arco della stagione. Paul dovrebbe tornare disponibile per gara 3, mentre lo stesso non si può dire per Kawhi. A meno di clamorosi ribaltoni, i Phoenix Suns hanno già un piede e mezzo nelle prossime NBA Finals, che sarebbero solo le terze della loro storia.